21 GRAMMI, o la storia del mistero misterioso
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21 GRAMMI, o la storia del mistero misterioso

21 GRAMMI, o la storia del mistero misterioso
Photo by Marek Piwnicki / Unsplash

di Filippo Antonio Prina | Area 51 - MacGuffin n. 28

C'è sempre qualcosa di nascosto, di segreto, di misterioso nella nostra vita. Un dubbio, una scoperta da fare, una conversazione da ascoltare. Chissà cosa pensano i miei amici, i miei colleghi. E non bisogna essere per forza paranoici per avere questi pensieri. È anche lo spirito che ci spinge a cercare, ad andare oltre, ad allargare lo sguardo. “Chissà come si sta con 20 milioni di euro sul conto corrente.” “Chissà come è cenare con Angelina Jolie in Piazza San Marco.” C'è un mio collega che si diverte a chiamare questi pensieri “Pippe Mentis” sapientemente mescolando i suoi studi classici e il gusto per il trash.
Ognuno di noi ha avuto i suoi momenti così per dire “troppo mentali” e io, modestamente, difendo benissimo la categoria.
Ma chi sale oggi sul podio del “Top Pippa Mentis Ever” è il nostro amico Duncan MacDougall. Il Dottor Duncan MacDougall.
Non si sa molto su questo dottore, se non che visse a Haverhill, Massachusetts, negli Stati Uniti, a cavallo del XIX e XX secolo.
Lui però è diventato famoso per un numero, anzi per un peso: 21 grammi, il peso dell'anima.

Nessuno sa come sia andata veramente, ma con tutta certezza, non può essere andata molto lontano da così:
ora di cena. Un tavolo al centro del salotto. Una tovaglia ricamata a mano un poco sgualcita. Una lampada ad olio accesa al centro. Tutto intorno buio. Due piatti e una zuppiera bianca proiettano le proprie ombre sulla tavola. Una porta si apre, una campanella suona, passi veloci lasciano la cucina. “Bentornato a casa, caro! Come è andata la giornata?” “Bene” risponde lui appendendo il cappotto all'appendiabiti di legno curvato. Toglie il cappello e si siede a tavola. Lei versa la zuppa ad entrambi. Un brodo di carne e verdure. Lui rumorosamente ingurgita il salato liquido caldo capace di calmare ogni animo irrequieto. Qualche cucchiaio dopo, quasi alla fine, sentenzia “Ho scoperto quanto pesa un anima”. Lei, senza fare una piega risponde “E quanto, caro?”, “21 grammi” dice lui. E continuano a cenare, come se niente fosse.

I suoi esperimenti (pochi e fuori da ogni regola base del metodo scientifico) lo videro pesare i corpi delle persone in fin di vita, malate terminali di tubercolosi e, preferibilmente, con una mobilità minima (per non disturbare gli strumenti).
Le misurazioni non furono mai costanti, ma ci fu sempre una buona giustificazione: una volta non erano pronti gli strumenti, un'altra non erano abbastanza calibrati, una volta misurarono una diminuzione di peso alla morte e un aumento significativo poco dopo. Una volta, però, la risposta che tanto cercava la trovò: un paziente alla morte perse 21 grammi tondi tondi (in realtà erano 21.3 grammi, ma sono stati arrotondati per difetto, per modestia, credo). Così tutto tronfio e soddisfatto potè scrivere e pubblicare l'articolo in cui dimostrava inconfutabilmente quanto l'anima avesse un peso.
Dopo più di cento anni dalla sua morte siamo ancora qui a parlare di lui. Sono stati pubblicati libri a riguardo e nella sezione italiana di wikipedia il Dottor Duncan MacDougall si è conquistato un posto a suo nome.
Il suo esperimento ha dato l'idea al film del 2003 “21 grammi” ed è citato in podcast, manga, canzoni (pure Fedez ha pensato bene di ispirarsi al genio del Massachusetts in una sua canzone), libri, per non parlare degli innumerevoli siti web dove viene osannato come un profeta.

Ora, io non so quali siano i tuoi segreti e quali posti della tua mente siano popolati di domande a cui non sai ancora dare una risposta. Non so nemmeno se brami dalla voglia di essere ricordato negli annali della pseudo-scienza o se banalmente vorresti che la tua vita possa essere d'ispirazione ad un film di Hollywood.
Magari però hai un tarlo nella testa che ti sta dicendo qualcosa, che ti sta chiedendo, spingendo ad esplorare un po' più in là, a spingerti ai confini della tua esperienza. Magari ti sei anche detto più volte: queste sono solo delle “pippe mentis” e hai tralasciato. Ora voglio però riportarti questo: se anche il Dottor  Duncan MacDougall è riuscito a trovare quello che stava cercando, e magari è morto pure contento lasciando qui il suo corpo più leggero di 21 grammi, forse anche tu puoi provare ad esplorare gli angoli più nascosti della tua curiosità, per confutare o confermare i tuoi dubbi e finalmente trovare pace, come ha fatto lui.