Capre catartiche
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Capre catartiche

Capre catartiche
Photo by Nick Sokolov / Unsplash

di Filippo Antonio Prina |  L'ora illegale - MacGuffin 7

Sembra uno scherzo ma non lo è. È vero.

Siamo ad Aprile 2020, Lancashire, campagna inglese. Dot McCarthy (32 anni) vive i suoi primi giorni di lockdown/pandemia globale assieme al suo gregge di capre. Qualche anno fa ha rilevato l'azienda agricola di famiglia e ciò che può fare ora, purtroppo, è solo vendere il letame.

Lei è lì, seduta su un muretto, in pausa, mentre, come tutti, impara goffamente ad usare Zoom.

Davanti a lei qualche decina di capre. Non ha ancora preso la mano e infatti, per errore, durante una videchiamata, gira la telecamera e inquadra le sue capre. L'interlocutore (forse in collegamento dal piccolo appartamento in città) a quel punto si intenerisce, pensa alla natura e a come tutto questo è rassicurante in un momento così difficile

Anche l'essere umano più disperato può ritrovare la pace davanti allo sguardo tenero di un capretto. Nei giorni successivi, sempre più amici chiamano Dot per una videochiamata, non per parlare con lei, ma per le capre. Sono talmente tante le richieste che Dot, scherzando disse “La prossima volta vi faccio pagare il biglietto”.

Ed è da quella frase detta per caso che nella geniale mente di Dot McCarthy si accende la lampadina.

Quella sera, prima di andare a letto, un po' per scherzo lascia sul web questo annuncio: “AAA Offro videochiamata con gregge di capre in cambio di modesta donazione (5 sterline)”.

In quella notte Dot riceve più di 200 email. Tutti vogliono vedere le sue capre. Dot riceve donazioni da Stati Uniti, Russia, Cina e Australia. Nel corso di questo anno Dot ha raccolto più di 50.000 sterline.

Ora, io non so se tu sei di quelli che pensano che queste restrizioni ci stiano rubando il tempo, che sarebbe meglio lavorare o studiare, o andare a trovare gli amici. Forse hai anche ragione, ma se questa storia può insegnarti qualcosa è questa: non discriminare mai un'ora spesa a non far niente, a guardare le nuvole o ad aspettare la connessione.

Perchè quello che è successo a Dot potrebbe succedere a te: la soluzione, il colpo di genio, la trovata del secolo (e i 50.000 euro) potrebbero arrivare quando meno te lo aspetti, ma non arriveranno mai se sei impegnato a fare cinquantamila altre cose.