Il falso mito della passione
di Jacopo Boschini | MacGuffin n.26 - Tachicardia
Domenica mattina me ne stavo tranquillamente nel letto a leggere (come mi capita spesso la domenica mattina). Nel caso specifico mi stavo gustando Charlie, la newsletter del Post in cui si spiegano regole e meccanismi che governano il mondo del giornalismo (avendovene già parlato qui, non mi dilungo).
L’incipit della newsletter mi colpisce particolarmente. Cito testualmente:
un articolo di questa settimana su uno dei siti americani più attenti alle cose del giornalismo ha raccontato di come il termine e il concetto di "passione" per il lavoro giornalistico siano citati sempre più spesso negli annunci di offerta di lavoro nei media. Le riflessioni che l'articolo aggiunge sono molte e articolate. Una è che l'abitudine alla affermazione ed esibizione di sé e delle proprie emozioni propria dei tempi dei social network abbia incentivato il fattore "passione" in un lavoro che ha bisogno piuttosto di capacità, rigore, lucidità e persino distacco: una grande quota delle proposte di collaborazione di giovani aspiranti giornalisti insiste molto sulla passione per la scrittura e per il giornalismo, e una vecchia retorica paternalistica suggerisce spesso di "seguire le proprie passioni", piuttosto che le proprie inclinazioni, talenti, opportunità. "Sogni", piuttosto che obiettivi.
Nel leggerlo mi sono detto: ehi, condivido appieno. E, aggiungo, non vale solo per i giornalisti, ma un po’ per tutti. Visto che la tematica del seguire passioni, cuore e corpo nell’ultimo periodo mi interessa assai, mi sono chiesto: non è che stiamo vivendo un periodo in cui ci affidiamo a concetti ormai logori e poco coerenti con il contemporaneo?
E se così fosse, è possibile estirpare un po’ di tutta ‘sta gramigna motivazionale che nei social ha trovato un prato da infestare facile facile?
Certo. Ed è pure doveroso farlo, aggiungo.
Ma come?
Sono (quasi) certo che mi perdonerete il sarcasmo dei prossimi paragrafi. Ma per togliere le erbacce più resistenti, serve strappare forte. E il mo cuore mi dice che è giunto il momento di attaccare alla giugulare il mito del segui il tuo cuore (e affini).
E quindi rimbocchiamoci le maniche. Prendiamo i guanti da giardinaggio. Attrezziamoci con il diserbante. Ed estirpiamo senza pietà.